La sapienza antica ha posto queste parole come un codice sacro da seguire nella vita.
Sono prese dal Papa per il messaggio della IV Giornata mondiale dei poveri di cui troviamo qui alcuni stralci.
1. Prendiamo tra le mani il Siracide, uno dei libri dell’Antico Testamento. Qui troviamo le parole di un maestro di saggezza vissuto circa duecento anni prima di Cristo. Egli andava in cerca della sapienza che rende gli uomini migliori e capaci di scrutare a fondo le vicende della vita. Lo faceva in un momento di dura prova per il popolo d’Israele, un tempo di dolore, lutto e miseria a causa del dominio di potenze straniere. Essendo un uomo di grande fede, radicato nelle tradizioni dei padri, il suo primo pensiero fu di rivolgersi a Dio per chiedere a Lui il dono della sapienza. E il Signore non gli fece mancare il suo aiuto. Fin dalle prime pagine del libro, il Siracide espone i suoi consigli su molte concrete situazioni di vita, e la povertà è una di queste. Egli insiste sul fatto che nel disagio bisogna avere fiducia in Dio: «Non ti smarrire nel tempo della prova. Stai unito a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni. Accetta quanto ti capita e sii paziente nelle vicende dolorose, perché l’oro si prova con il fuoco e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore. Nelle malattie e nella povertà confida in lui. Affidati a lui ed egli ti aiuterà, raddrizza le tue vie e spera in lui. Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia e non deviate, per non cadere» (2,2-7).
2. Pagina dopo pagina, scopriamo un prezioso compendio di suggerimenti sul modo di agire alla luce di un’intima relazione con Dio, creatore e amante del creato, giusto e provvidente verso tutti i suoi figli. Il costante riferimento a Dio, tuttavia, non distoglie dal guardare all’uomo concreto, al contrario, le due cose sono strettamente connesse. Lo dimostra chiaramente il brano da cui è tratto il titolo di questo Messaggio (cfr 7,29-36). La preghiera a Dio e la solidarietà con i poveri e i sofferenti sono inseparabili. Per celebrare un culto che sia gradito al Signore, è necessario riconoscere che ogni persona, anche quella più indigente e disprezzata, porta impressa in sé l’immagine di Dio. Da tale attenzione deriva il dono della benedizione divina, attirata dalla generosità praticata nei confronti del povero.
Pertanto, il tempo da dedicare alla preghiera non può mai diventare un alibi per trascurare il prossimo in difficoltà. È vero il contrario: la benedizione del Signore scende su di noi e la preghiera raggiunge il suo scopo quando sono accompagnate dal servizio ai poveri.
3. Quanto è attuale questo antico insegnamento anche per noi!... Tenere lo sguardo rivolto al povero è difficile, ma quanto mai necessario per imprimere alla nostra vita personale e sociale la giusta direzione. Non si tratta di spendere tante parole, ma piuttosto di impegnare concretamente la vita, mossi dalla carità divina. Ogni anno, con la Giornata Mondiale dei Poveri, ritorno su questa realtà fondamentale per la vita della Chiesa, perché i poveri sono e saranno sempre con noi (cfr Gv 12,8) per aiutarci ad accogliere la compagnia di Cristo nell’esistenza quotidiana.
4. Sempre l’incontro con una persona in condizione di povertà ci provoca e ci interroga. Come possiamo contribuire ad eliminare o almeno alleviare la sua emarginazione e la sua sofferenza? Come possiamo aiutarla nella sua povertà spirituale? La comunità cristiana è chiamata a coinvolgersi in questa esperienza di condivisione, nella consapevolezza che non le è lecito delegarla ad altri
...
9. “Tendi la mano al povero” fa risaltare, per contrasto, l’atteggiamento di quanti tengono le mani in tasca e non si lasciano commuovere dalla povertà, di cui spesso sono anch’essi complici. L’indifferenza e il cinismo sono il loro cibo quotidiano. Che differenza rispetto alle mani generose che abbiamo descritto! Ci sono, infatti, mani tese per sfiorare velocemente la tastiera di un computer e spostare somme di denaro da una parte all’altra del mondo, decretando la ricchezza di ristrette oligarchie e la miseria di moltitudini o il fallimento di intere nazioni. Ci sono mani tese ad accumulare denaro con la vendita di armi che altre mani, anche di bambini, useranno per seminare morte e povertà. Ci sono mani tese che nell’ombra scambiano dosi di morte per arricchirsi e vivere nel lusso e nella sregolatezza effimera. Ci sono mani tese che sottobanco scambiano favori illegali per un guadagno facile e corrotto. E ci sono anche mani tese che nel perbenismo ipocrita stabiliscono leggi che loro stessi non osservano...
Gli Appuntamenti:
- Sabato 14.
Ore 18.00 Messa pre-festiva (viene quindi anticipata rispetto alle 19.00) - Domenica 15 novembre, XXXIII Tempo Ordinario. Giornata del Seminario
Ore 10.30 durante la Messa Battesimo di Leonardo Morlotti.
Ore 11.30 Battesimo di Andrea Bonalumi. - Domenica 22 novembre, Solennità Cristo Re e Signore dell’universo
Ore 16.00 Esposizione Santissimo Sacramento. Vespro e adorazione fino alla messa delle 18.00
Dal mese di ottobre ammiamo iniziato con la nuova versione della preghiera del Padre Nostro, in modo da essere pronti per l’inizio dell’Avvento. Eccola:
«Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il Tuo nome,
venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come ANCHE noi li rimettiamo ai nostri debitori e
NON ABBANDONARCI ALLA tentazione ma liberaci dal male».
Il DPCM del 3 novembre indicando la Lombardia come “area caratterizza da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto”, dà i protocolli che si è tenuti a seguire dal 6 novembre fino almeno al 20 novembre 2020. Ecco un quadro sintetico per aiutare nell’applicazione delle norme:
- Le celebrazioni sono possibili, seguendo rigorosamente le indicazioni.
- I fedeli possono partecipare alle celebrazioni e ciò presuppone l’autorizzazione allo spostamento entro i confini del proprio comune (vedi allegato 1 qui sotto).
- La catechesi per tutte le fasce di età viene sospesa.
- Gli oratori rimangono chiusi, compresi i campi, i cortili e gli spazi di libero accesso.
- Le riunioni parrocchiali e i vari incontri sono possibili solo in modalità a distanza on-line
- Le celebrazioni dei Sacramenti sono possibili secondo le indicazioni già date (vedi allegato 2).
- I cori sono permessi solo secondo le precise indicazioni normative di distanziamento.
- I cortei e le processioni non sono possibili.
- La visita agli ammalati è sospesa, anche da parte dei ministri straordinari della comunione. I sacerdoti però potranno rendersi disponibili in caso di situazioni gravi e laddove richiesti.
- Le concessioni di spazi per assemblee, attività, feste, gruppi vari non sono possibili.
- Le attività sportive non sono possibili.
ALLEGATI:
- Nota circa gli spostamenti per celebrazioni nella “zona rossa”
- Nota circa le Cresime e le Prime Comunioni nella “zona rossa”
- Nota circa la visita ai malati nelle “zone rosse”
- Modello autocertificazione per un sacerdote
- Modello autocertificazione per i fedeli
- Modello autocertificazione per sacristi, organisti, volontari
- Modello autocertificazione per padrini e madrine
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020