Ite ad Joseph! Da questo mese di marzo troveremo questa scritta all’altare di San Giuseppe (il primo a sinistra, entrando nella chiesa parrocchiale, dove c’è la statua del santo). E’ questa una espressione molto nota ai devoti di San Giuseppe e che spesso si trova nelle chiese a lui dedicate. La traduzione, letterale, dal latino è “andate da Giuseppe”.
Così scrive papa Francesco nella lettera Patris corde, scritta per l’anno di San Giuseppe (8 dicembre 2020 - 8 dicembre 2021):
“La fiducia del popolo in San Giuseppe è riassunta nell’espressione “Ite ad Ioseph”, che fa riferimento al tempo di carestia in Egitto quando la gente chiedeva il pane al faraone ed egli rispondeva: «Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà» (Gen 41,55). Si trattava di Giuseppe figlio di Giacobbe, che fu venduto per invidia dai fratelli (cfr Gen 37,11-28) e che – stando alla narrazione biblica – successivamente divenne vice-re dell’Egitto. Come discendente di Davide (cfr Mt 1,16.20), dalla cui radice doveva germogliare Gesù secondo la promessa fatta a Davide dal profeta Natan (cfr 2 Sam 7), e come sposo di Maria di Nazaret, San Giuseppe è la cerniera che unisce l’Antico e il Nuovo Testamento”.
Naturalmente non si tratta tanto di un andare fisico: non è uno spostamento verso un luogo o verso la Casa di Nazareth dove il Patriarca ha vissuto assieme alla Sacra Famiglia. Si tratta piuttosto di ricorrere, nella preghiera, alla intercessione di San Giuseppe.
Negli ultimi tempi sono state fatte alcune pubblicazioni su questo Santo che eliminano il luogo comune che fa di lui una figura di sfondo, sfuocata, una comparsa. E invece «Giuseppe che traghetta Gesù senza che gli succeda nulla di male fino al momento della sua vita pubblica, Giuseppe che trova il modo di sfuggire i pericoli, che insegna a Gesù il mestiere che conosce, che lo cerca quando si perde. Giuseppe custode della vita. Vero marito e vero padre. Uomo che non dimostra la propria virilità nell’affermazione di sé, ma nel custodire ciò che la vita gli ha consegnato. Nel trasmettere ciò che sa e nel lasciar andare, perché il figlio possa vivere la propria vita, portare a compimento la propria missione. Giuseppe parla a tutti. E parla ai padri, che oggi ne hanno tanto bisogno. (…)La vita di Giuseppe è stata umile e preziosa. Irrinunciabile. Come può essere la nostra. Perché il vero padre apre il cammino con la sua parola. A volte, con il suo silenzio pieno di amore».
Ecco perché:“Ite ad Joseph”!
Riflessione 2a Settimana di Quaresima
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Gli Appuntamenti:
- Domenica 28 febbraio: II di Quaresima.
Ritiro ragazzi Cresima dalle 15.30. I genitori sono attesi in chiesa per l’adorazione eucaristica alle 17.00. Concluderemo insieme con la messa delle 18.00 (quindi NON c’è il gruppo di catechesi il Sabato pomeriggio e la Domenica mattina). - Lunedì 01 Marzo,
Ore 20.30, Oratorio: gruppi adolescenti e giovani. - Giovedì 04 Marzo,
ore 20.30, Salone Casa Comunità: incontro referenti Festa di Comunità. - Venerdì 05 Marzo,
Ore 20.30 in chiesa parrocchiale: Via Crucis (1 media). - Domenica 07 marzo: III di Quaresima.
Ritiro ragazzi Prima Confessione dalle 15.30. I genitori sono attesi in chiesa per l’adorazione eucaristica alle 17.00. Concluderemo insieme con la messa delle 18.00 (quindi NON c’è il gruppo di catechesi il Sabato pomeriggio e la Domenica mattina).
Varie:
- Il bar dell’Oratorio è aperto
- il sabato dalle 16.00 alle 18.00;
- la Domenica dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00.
- Proposte per la Quaresima:
- Libretto per la catechesi famigliare (mandato via mail)
- Adorazione eucaristica in chiesa parrocchiale ogni domenica dalle 17.00 alle 18.00;
- Via crucis quotidiana (ore 15.00) e nei venerdì sera (20.30 Parrocchia).
- Raccolta economica per missioni diocesane (per i ragazzi, nel sacchetto-salvadanaio da portare il giovedì santo nella messa delle 20.30).
- Riflessione-preghiera con gli Adolescenti (lunedì in chiesa alle ore 20.15).
- Per la Chiesa della Beita: è partita una nuova sottoscrizione con estrazione il 5 aprile alle 11.30.Sosteniamo i lavori anche così.
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