Il paese dei desideri piccoli (2)

Il paese dei desideri piccoli (2)

Concludiamo l’omelia di Mons. Delpini, Arcivescovo di Milano, fatta per la visita pastorale in una Parrocchia. Vediamo le altre tre anfore del paese dei desideri piccoli.

4. Il piccolo desiderio: sentirsi sicuri.

Nel paese dei desideri piccoli, abita il desiderio della sicurezza, che le paure siano cacciate di casa, che sia scaricato altrove quello che inquieta. Perciò c’è l’anfora dell’acqua rassicurante, quell’attenzione a mettere porte corazzate e infissi a prova di intrusione, quell’allontanare quello che è sconosciuto e perciò inquietante, quell’evitare l’inconsueto come fosse strano, quel desiderare di non doversi confrontare con quelli che vengono da altri paesi, a meno che si possano trattare come servi. Nel paese dei desideri piccoli è proibito desiderare che la sicurezza non sia garantita dalle inferriate e dalla solitudine, ma dai legami del buon vicinato e da una pratica ordinaria della solidarietà.

5. Il desiderio piccolo: farsi notare.

Nel paese dei desideri piccoli uno esiste perché si fa notare, perché espone le sue foto dappertutto, perché qualcuno parla di lui, gli manda messaggi, gli fa gli auguri per il compleanno o gli fa i complimenti per qualche impresa assurda. Perciò c’è l’anfora dell’acqua che soddisfa il desiderio di farsi notare, è l’acqua dell’apparenza e della notizia, dell’immagine e del messaggio che si cancella da solo. Nel paese dei desideri piccoli è proibito desiderare d’essere semplicemente se stessi, conosciuto nella propria verità non per la notizia pubblicata, ma per la stima data e ricevuta.

6. Il desiderio piccolo: che ogni capriccio sia accontentato, basta che non pianga.

Nel paese dei desideri piccoli, talora i piccoli diventano padroni, hanno i loro capricci e per i genitori sono ordini perentori. I genitori cercano di accontentare ogni capriccio e fanno enormi sacrifici; eppure i capricci non finiscono mai e i figli più crescono e meno sono contenti, “con quello che si fa per loro!”. Perciò c’è l’anfora dell’acqua che è l’accondiscendenza per accontentare i capricci. Non servirà a renderlo felice, ma almeno smette di piangere e di tenere il muso. Nel paese dei desideri piccoli è proibito coltivare il desiderio grande di indicare la via della gioia, aiutando l’incontro con Gesù, la Via, la Verità, la Vita. Nel paese dei desideri piccoli il centro è la città mercato: lì si trova tutto, si trova sempre quello che serve per soddisfare il desideri piccoli...

La parola amica, la luce rasserenante dice: per i desideri piccoli andate pure al supermercato. Ma siete autorizzati, siamo tutti autorizzati, anzi chiamati ai desideri grandi: la felicità che non delude, la verità che fa risplendere in ciascuno la gloria di Dio, la società giusta e solidale, l’amore fedele e dedicato, il buon vicinato, la vita eterna.

 

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