Indicare

Indicare

E’ sempre un bel momento vedere, nel mattino, prima dell’inizio della Scuola dell’Infanzia, alcuni bambini in chiesa, accompagnati dalla mamma o dai nonni.

A volte anche dal papà. E’ bello vederli “girare” per la chiesa, soffermarsi su un particolare, mandare un bacio a Gesù, conoscere un po’ alla volta chi sono i Santi rappresentati nei quadri e nelle statue, accorgersi che la luce del battistero è bruciata, accendere un lumino, fare una preghiera, stupirsi delle centinaia di candele della raggiera.
Vedo che spesso, chi li accompagna, “indica” e penso che la fede si trasmetta proprio così: indicando. Tra l’altro nella chiesa parrocchiale ci sono diversi “indici”: nella statua del Risorto, sopra l’altare maggiore, nella tela centrale con il Battista e nella statua del patrono. Proprio il Battista, un giorno, vedendo Gesù che passava, disse ai discepoli che erano con lui:” Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo” E quelli, lasciato Giovanni, seguirono Gesù.
Un indicare che non è staccato dalla vita, perché l’indice diventa anche mano che si congiunge, mano che guida il segno di croce, stretta che accompagna. E penso che se i nostri genitori e nonni facessero un po’ tutti così, non ci troveremmo ragazzi che a 10 anni non sono mai entrati in chiesa, non sanno fare il segno di croce, non hanno mai partecipato ad una messa, non hanno mai sentito parlare di Gesù, della Madonna, dei Santi...
Non smarriamo la strada della chiesa e facciamola imparare anche alle nuove generazioni. Questa sarebbe una bella iniziazione alla vita di fede che rimane per la vita.

P.S. Qualcuno entra anche al termine della Scuola.

 

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