L' Olio della Consolazione

L' Olio della Consolazione

Durante la festa della Terza Età, ho avuto modo nelle diverse celebrazioni di spiegare il senso dell'Unzione dei Malati. Non vi nascondo che è stata una riscoperta per me di questo sacramento, come pure di tanti di voi che i giorni successivi mi hanno chiesto e domandato di ridire alcune cose.

In sintesi, anche alla luce di una lettura di un intervento di papa Benedetto, ho ricordato che, stando ai Vangeli:

- l'annuncio del Regno di Dio operato da Gesù e dai discepoli è sempre accompagnato dalla guarigione dalle malattie e dalle infermità. Non c'è autentica evangelizzazione che non si prenda cura dei malati, dei poveri e dei bisognosi... Il Vangelo è annuncio che si prende cura dei poveri e dei malati.

- Inoltre, l'Unzione dei malati dice che "il Regno di Dio è qui", è prossimo e vicino a chi vive la povertà, la sofferenza, la malattia, la pesantezza della vita. Ungere chi sta male non vuol dire che la morte è ormai vicina; certifica invece la vicinanza e la condivisione del Signore: non sei solo, Dio è con te e ti prende per mano, incoraggiandoti e donandoti vita, speranza e salute. L'Unzione non è "estrema" come diciamo ancora (purtroppo!), non è il sacramento della buona morte, ma per la vita buona anche nel momento della fatica.

- Visitare, andare, incontrare i malati è la vera Unzione. Il vero sacramento è quando noi ci facciamo prossimi a chi soffre con la nostra presenza, con il nostro "esserci". Stare accanto a chi soffre, stringere la mano, abbracciare, baciare...è L'Unzione che consola e dice il senso del Vangelo, così come diceva anche Padre Pio: "A nulla servono le tue medicine se al letto del malato non porti un sorriso e una carezza".

d.Angelo

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