E un raggio ci cerca…

E un raggio ci cerca…

Un animatore mi ha fatto pervenire questa bella riflessione nata durante il deserto a Sestri Levante …

Volgo lo sguardo verso la limpida distesa di acque calde e invitanti. È un brulicare di persone, ognuno di loro è alla ricerca del posto migliore per trasformarsi in lucertole pronte a catturare ogni raggio di sole. Solo in un angolo si odono grida, incitamenti: sono giovani intenti a giocare a pallavolo, si percepisce tanta voglia di vivere. Penso a quanto sia strana questa situazione: basta osservare un pomeriggio al mare per scoprire la filosofia della vita quotidiana. Chi corre per accaparrarsi un posto di privilegio, chi sgomita per impadronirsi di un po’ di luce riflessa, chi semplicemente si accontenta di trovare un piccolo ruolo, il tutto condito da tanti ma e se… poi c’è chi cerca l’altro per costruire insieme qualcosa. Nasce un gruppo di persone pronte a riempire la giornata di allegria e di gioia; come i nostri ragazzi e giovani che in queste calde sere si ritrovano all’oratorio o in riva al mare a condividere un’esperienza e gustare l’attimo. Mi viene spontaneamente una domanda: ma io dove sono? Noi animatori, genitori e adulti dove siamo? Come ci sentiamo? Eppure, qualcuno (penso un po’ tutti) ha conquistato un traguardo importante, quello dell’esperienza. Mi chiedo osservando il calar del buio se questo prezioso scrigno lo sappiamo aprire o lo teniamo ben chiuso a chiave. Non lasciamoci sfuggire la bellissima opportunità di donare preziosi consigli dallo scrigno della nostra esperienza ai nostri ragazzi, abbandonando quel ruolo che forse io sento troppo per me stesso “di giudice”. Mi pare di intuire dalla mia piccola esperienza di questi anni in oratorio che solo trasformiamoci in complici positivi dei nostri ragazzi disegniamo un futuro carico di fiducia, di speranza e di meraviglie. Solo così scopriremo l’unico, caldo e avvolgente raggio a cui attingere per sentirci Donne e Uomini: il luminoso sorriso di Gesù.

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