Gli Angeli

 

 

Tecniche esecutive

[dropcap type="square"]L'[/dropcap]analisi delle due sculture lignee ha evidenziato più strati di ridipintura applicati in epoche diverse (due strati di smalto di color marrone scuro, un terzo di color giallo ocra e infine la policromia originale di color bianco-grigio, policromia che tendeva ad imitare il colore del marmo e che ben si armonizza con le sculture marmoree presenti nella chiesa). La rimozione di questi strati è avvenuta in maniera differenziata alternando l’azione meccanica dell’ablatore piezoelettrico e del bisturi all’azione chimica delle miscele solventi . La pulitura ha scoperto la cromia eseguita in un unico strato originale di color bianco-grigio stesa su una preparazione a gesso e colla di buon spessore. La cromia originale era presente in maniera lacunosa ma sulla quasi totalità della superficie. Durante la pulitura sono emersi i particolari pittorici degli occhi quali la pupilla e i sopraccigli. L’ala che risulta essere stata intagliata successivamente non presentava al di sotto dello smalto scuro alcuna colorazione o preparazione ma solo legno grezzo. A livello della struttura lignea è stato ricostruita la falange del dito medio mancante con legno della medesima essenza, successivamente è stato stuccato e rigessato, come pure è stato steso uno strato di preparazione gessosa sull’ala rifatta. Le sculture erano interessate da una estesa ma antica tarlatura. In alcune zone dove il legno risultava infragilito dall’azione degli insetti si è provveduto ad un consolidamento localizzato. L’integrazione pittorica è stata condotta con colori ad acquerello in maniera minetica sulle lacune e poi con successiva velatura con pigmenti disciolti in acetato di polivinile. La verniciatura finale con resina chetonica semiopaca. Il restauro, condotto dal laboratorio Marcuccio-Marziali, ha restituito l’originale bellezza degli Angeli, collocati ai lati della bussola nell’anno 1827, ma sicuramente preesistenti alla stessa. La retrodatazione può essere quindi ragionevolmente accolta. Ora si tratterà di capire la collocazione più opportuna che ne valorizzi la peculiarità artistica e spirituale.