Chiesa di San Giuseppe in Precornelli
Poteva mancare una chiesa dedicata a San Giuseppe, patrono della chiesa universale e dei papà? Eccomi qui: sono la chiesa di Precornelli. In verità negli antichi documenti sono citata già dal 1680 con questa espressione: “Oratorium Sancti Ioseph nuncupatus sub titulo Nativitatis Beatae Mariae Virginis”. Oratorio (così venivano chiamate allora le chiese minori) detto di San Giuseppe sotto il titolo della Natività della Beata Maria Vergine. Quindi qui troviamo Maria e Giuseppe. Infatti, nelle tre belle tele del presbiterio, opera di Francesco Daggiù detto il Cappella (1711-1784) sono raffigurati alcuni momenti significativi della Sacra Famiglia: lo sposalizio di Maria e Giuseppe, la nascita del Bambino e la morte di San Giuseppe.
Le linee che trovi al mio interno sono semplici e pulite e slanciano la cupolina sopra l’altare e quella più grande sulla navata.
La statua di San Giuseppe – che viene portata in processione quando il 19 marzo cade di Domenica - è racchiusa in una nicchia, mentre, racchiuso in una cornice di gesso, si trova un affresco di Maria col Bambino, realizzato da Agostino Manini nel 1975. Sullo sfondo il pittore ha voluto immortalare anche me, insieme alle case della contrada di Precornelli.
Quando entri non passa inosservata una data scolpita nell’arenaria del portale: 1699. Non ti tragga in inganno: non è l’anno della mia nascita – sono un po’ più vecchia - ma quella di un allargamento che venne deciso, formando così la facciata come la vedi adesso: due ordini di lesene doriche, il cornicione, la finestra centrale e il timpano con la croce. Accanto a me si alza il campanile dalla cui cella arrivano i rintocchi che raggiungono le case della frazione. Attraverso di me anche la buona notizia del Vangelo arriva a coloro che qui si raccolgono per la celebrazione e per la prima tappa del giro delle sette chiese.
Sì, la prima sono io e ne sono contenta. Ma sono contenta soprattutto di vedere come le persone che vivono intorno mi vogliono sempre bella e mi circondano di tante attenzioni. Pensa che ultimamente hanno sistemato il campanile, rivisitate le colonne e fatto dipingere una croce su tavola collocata sopra la mensa, così, anche se qui si celebra la festa di San Giuseppe, non ci si dimentica mai che al centro della fede c’è il Signore che in Gesù ha dato la vita per noi. Ma a proposito di San Giuseppe: ve la ricordate ancora la preghiera che arriva da lontano? Comincia così: A te o Beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio insieme a quello della tua santissima sposa...