La festa di San Giovanni Bosco cade in un periodo in cui le notizie di cronaca rilanciano in modo drammatico il tema dell’educazione. I nostri Oratori han sempre guardato a don Bosco come riferimento prezioso per questo ambito, basti pensare al suo metodo preventivo.
Esattamente trent’anni fa moriva Giacomo Manzù (1908-17 gennaio 1991), ma le sue opere d’arte continuano a sfidare le insidie del tempo: sono maestose e possiedono una potenza espressiva tale da renderle senza tempo, proprio come le opere della classicità. Bergamo, città natale, l’ha ricordato con alcuni appuntamenti e servizi.
La maggior parte dei genitori delle nostre Comunità ha iscritto ad ottobre bambini e ragazzi alla catechesi che non si sta svolgendo secondo le modalità e i tempi settimanali che conoscevamo, ma in forme “più leggere” e con alcune proposte per le annate dei sacramenti. Nello stesso tempo invitiamo sempre alla partecipazione alla messa festiva del Sabato alle ore 18.00 e della Domenica alle 10.30, seguendo il giorno scelto a suo tempo per la catechesi.
Il grande Victor Hugo racconta, nei Miserabili, di Jean Valijean. Uscito di prigione dopo anni di durissima detenzione, una vita distrutta che pian piano rinasce come l'erba nei campi. Come le ortiche. Diventa sindaco di una cittadina di campagna.
“Roby svegliati! Cosa ci fai ancora a letto, sono le nove, non hai lezione online?”
“Mamma non ce la faccio. Non ne ho voglia. Mi fa schifo. Tutte le giornate sono uguali. Che senso ha?!”
“Alle soglie del nuovo anno, desidero porgere i miei più rispettosi saluti ai Capi di Stato e di Governo, ai responsabili delle Organizzazioni internazionali, ai leader spirituali e ai fedeli delle varie religioni, agli uomini e alle donne di buona volontà. A tutti rivolgo i miei migliori auguri, affinché quest’anno possa far progredire l’umanità sulla via della fraternità, della giustizia e della pace fra le persone, le comunità, i popoli e gli Stati”.