Un prete, partendo dal Vangelo della scorsa Domenica, così scriveva:
"Siamo servi inutili, abbiamo fatto quanto dovevamo fare".
Vorrei ribaltare la prospettiva: il prete di solito parla degli altri offrendo omelie per riflettere, per correggere, per sostenere. Oggi vorrei invece parlare dei preti. Di me stesso e a me stesso. Se si pensa al modo più comune di parlare dei preti, per la gente il buono che fa un prete è dovuto, ma il fragile è subito additato; la disponibilità è sempre pretesa, la debolezza è detestata; se fa cose belle sono scontate, quelle sbavate sono chiacchierate. Capita poi che un gesto generi insieme consensi e avversioni. Ma voi credete che per un prete sia facile dare la comunione? Quante volte sento le mie mani sporche nel porre indegnamente il pane santo del corpo di Cristo in mani che so davvero sante, oppure in mani che magari io stesso ho rifiutato o reso pugno. Qui, da parte mia, è doverosa una sincera richiesta di perdono. San Paolo dice: "Dio sceglie per sé ciò che è debole e stolto per mostrare la sua grandezza". Dio fa marketing al contrario. In televisione grandi venditori ammaliano per prodotti scadenti. Il Signore invece si affida a rappresentanti scarsi perché è sicuro che il prodotto è letteralmente "divino". È una sfida non umana. Il prete ha fede ma ha anche dubbi, ha speranze e scoraggiamenti, ha illusioni e delusioni, ha sentimenti dolci e lacrime amare, ha benedizioni ma anche peccati, ha parole sante e idee storte. All’altare o al bar, mentre va a farsi la spesa o fa catechismo, durante una riunione o mentre confessa, il prete è un uomo. "Uomo di Dio", si dice, ma pur sempre innanzitutto un uomo. Un uomo con palpiti e sbagli, sentimenti e cadute, ideali e colpe. Molti pretendono invece che sia “un angelo” senza incoerenze, senza sbavature, ritardi, lentezze, fatiche, difficoltà, debolezze, un angelo profumato d'incenso su una nuvoletta bianca e invece è uno che puzza di umanità con le mani infangate di fragilità. Mi consola che Gesù non è nato in profumeria, ma in una stalla e adulto non ha avuto schifo ad avere vicino traditori e prostitute (chissà cosa avranno pensato di lui, ma per lui era far rinascere).
Non ci sta tutto: continua la prossima settimana
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